venerdì 2 giugno 2017
Questione Rifiuti: I Comuni non conteranno piu' niente!
Spesso la politica non vive di certezze, per quanto riguarda i rifiuti sì: nessun candidato sindaco della Città Metropolitana di Firenze, alle prossime amministrative potrà inserire, suo malgrado, la gestione virtuosa dei rifiuti nel programma elettorale.
Con ALIA si consolida Firenze Capitale. Infatti sarà Firenze a decidere per tutti e noi pagheremo anche le sue inefficienze in materia di raccolta “differenziata”.
La nuova Società avrà un unico grande padrone Quadrifoglio, detentore del 71% delle quote, quindi il Comune di Firenze, che con il suo 58% finalmente potrà controllare e decidere delle politiche sui rifiuti anche degli altri Comuni dell’ATO Toscana Centro. È evidente che, con la nuova Società, i territori conteranno sempre meno, a favore di un’azienda il cui unico fine sarà generare profitto e non un servizio per la collettività, Publiacqua docet.
Mentre i Consigli Comunali, a maggioranza PD, votano delibere in cui si prende atto della fusione (sperando che gli stessi consiglieri di maggioranza sappiano cosa stanno votando), noi prendiamo “atto” che, a Campi, né in Consiglio Comunale né in I Commissione, Giunta e Maggioranza sono state in grado di spiegare come, con una quota pubblica del solo 1,65%, intendano esercitare il loro ruolo di controllo di una Società che dovrebbe essere “partecipata”. Se infatti ieri avevamo le mani legate col 2,33%, come spesso gli Assessori al Bilancio e all’ Ambiente ci hanno ripetuto, oggi ci stiamo facendo legare mani e piedi.
E, a scelte fatte, il Consiglio Comunale è chiamato unicamente a prendere atto. Ma noi diciamo NO, non ci stiamo ad un sistema che elimina il controllo pubblico dalle partecipate.
L’ottica di gestione dei rifiuti è scivolata pericolosamente verso il business, come peraltro dichiarato dal business plan di ALIA, che non ha alcuna intenzione di fermarsi al territorio di ATO Toscana Centro ma si propone di essere competitiva sul territorio nazionale, pronta ad aggredire altre fette di mercato. Una scelta aziendale chiara, che ben poco ha a che fare con la sfera pubblica e l’interesse generale.
I sindaci PD, come apparato al servizio di interessi, hanno votato la nascita di una nuova holding “modello HERA”, tanti auguri.
( Emanuela Eboli )
venerdì 12 maggio 2017
4° appuntamento con la Democrazia Diretta.
http://www.pianafiorentinapossibile.it/democraziadiretta
Continuano a Scandicci (al Circolo Arci di San Giusto in via del Ponte a Greve n° 119) gli appuntamenti della palestra itinerante del Comitato Valibona Possibile sulla Democrazia Diretta.
In che misura il Cittadino ed i Consiglieri Comunali incidono nelle decisioni relative al proprio Comune? E con la Democrazia Diretta? In che modo questo metodo può modificare la vita politica di un Comune? Risponderemo a queste domande valutando i punti salienti dello Statuto del Comune di Scandicci confrontandolo con quelli dei Comuni che hanno già condiviso gli strumenti della Democrazia Diretta insieme ad alcuni membri dell’Associazione piùdemocraziaintrentino, approfondiremo le varie modalità referendarie, in-formeremo sui benefici di un voto consapevole e risponderemo a tutti quei cittadini che verranno ad ascoltarci.
Una bella occasione per approfondire, capire, decidere. L’appuntamento è per Giovedì 18 maggio dalle ore 21:15 alle ore 23:30. Vi aspettiamo!!!
martedì 25 aprile 2017
sabato 22 aprile 2017
25 aprile festeggiamenti per la liberazione
Il
prossimo 25 aprile, nel 72°
anniversario della Liberazione vogliamo
di nuovo ricordare i lupi neri che, il 3 gennaio del 1944 si
batterono, con la paura e l’incoscienza
della gioventu’ per liberare le loro case dall’invasore.
Ci
piace ricordarli anche in questa occasione, dove
lungo tutto lo stivale, viene ricordata la liberazione dalla paura,
dalla fame, dalle bombe, dai fucili. Oggi
noi
imbracciamo
le armi del dialogo e della collaborazione, nella speranza che mai
più si debbano usare colpi mortali per appianare le differenze. Il
coraggio che solo la paura fa emergere ha permesso a questi giovani
“lupi” di comprendere i valori della democrazia e delle libertà
ed a noi di poterli difendere perché universali, giusti.
Grazie a tutti quei ragazzi che
durante la guerra hanno dato la loro vita noi oggi
siamo donne e uomini liberi; possiamo
parlare a chiunque, riaffermare diritti
umani universali, lottare, a nostro modo, per una giustizia sociale
che possa essere chiamata tale, per il diritto alla salute e al
lavoro, per la tutela dei più deboli, degli oppressi e di tutti
quelli che in condizioni disperate giungono nel nostro paese per
ritrovare la dignità alla quale ogni essere umano ha diritto.
Il nostro omaggio alla loro memoria
è un riaffermare tutti questi diritti, con un abbraccio al loro
grande cuore lungo 72
anni.
la nostra mascotte, Isotta! anche lei onora il memoriale |
sabato 8 aprile 2017
Comunicato su conferenza stampa sulla sicurezza
Ad un anno dalle elezioni le forze di “opposizione”
decidono di stare tutte (?) assieme nella richiesta di un Consiglio
Comunale speciale che affronti il tema dalle "sicurezza" a Campi.
Dispiace leggere sui giornali “le forze politiche di
opposizione insieme” quando Possibile, rappresentata da me in Consiglio
Comunale non ha sottoscritto quell'atto né ha presenziato alla
conferenza stampa ad esso dedicato. Ma questa, si sa, è la legge della
comunicazione d'effetto, da scoop. A questo gioco delle minoranze, che
amano definirsi “opposizione”, Possibile non si unisce.
Questo è l'agire di chi fa opposizione, non di chi
amministra con responsabilità seduto in minoranza. E chi fa
“opposizione” spara, spara a caso pur di guadagnare nuovi consensi. E
allora si parla alla pancia dei cittadini e lo si fa su uno dei temi più
caldi, quello della "sicurezza/insicurezza", che gioca con la
percezione diffusa di un disagio che dovrebbe essere gestito dalla
politica diversamente, almeno da "noi di sinistra".
Partiamo col dire che a livello nazionale non esiste alcun
"Piano della Sicurezza" che possa definirsi tale, che il problema non
riguarda Campi Bisenzio ma l'Italia intera, che non è parlando di
"sicurezza" che si riesce ad incidere nella diminuzione dei crimini.
Appare quindi evidente come, con quest'atto, l'uso
strumentale delle parole sia legato al far presa sulle persone nella
maniera più populista della politica salottiera che non punta a
risolvere i problemi ma semplicemente a parlarci sopra.
Un'abitudine, quella di parlare alla pancia delle persone,
tanto cara alle destre e al M5S, che con dispiacere constatiamo oggi a
Campi venire usata anche da Sinistra Italiana.
E allora a questa azione, noi di Possibile rispondiamo
prendendo a prestito le parole di Alessandro Gilioli: " La sicurezza è
sicuramente "di sinistra" se è prima di tutto - almeno un po' - sicurezza sociale.
Se le persone hanno un minimo di possibilità di costruirsi una vita
decente. Se hanno la fondata percezione di non essere abbandonate,
perché c'è un welfare che protegge tutti. E se c'è un ceto medio
talmente ampio e robusto da lasciare sopra e sotto di sé niente o quasi.
La sicurezza è "di sinistra", certo. O meglio, la sicurezza è un
fondamentale valore per tutti. Ma se è sicurezza sociale. Sicurezza di
una rete attorno a sé, sicurezza di un lavoro o di un reddito, sicurezza
di una casa e di un quartiere, sicurezza di scuola e sanità pubblica,
sicurezza di pensioni decenti quando si sarà vecchi."
E ancora, la sicurezza è di sinistra quando si fa una battaglia forte ed incisiva contro la criminalità organizzata ... già a Campi dovremmo forse parlare più che di "microcriminalità", di criminalità organizzata ed essere sì, qui, tutti uniti a farlo! Vogliamo provare ad affrontare la questione seriamente? Come, peraltro, dovrebbe fare una politica che voglia volesse essere seria ed autorevole. A mio giudizio DOBBIAMO, anche sapendo che farà meno audience, che tirerà a sé meno consensi facili.
E ancora, la sicurezza è di sinistra quando si fa una battaglia forte ed incisiva contro la criminalità organizzata ... già a Campi dovremmo forse parlare più che di "microcriminalità", di criminalità organizzata ed essere sì, qui, tutti uniti a farlo! Vogliamo provare ad affrontare la questione seriamente? Come, peraltro, dovrebbe fare una politica che voglia volesse essere seria ed autorevole. A mio giudizio DOBBIAMO, anche sapendo che farà meno audience, che tirerà a sé meno consensi facili.
Gli strumenti in possesso dei Consiglieri comunali, per
arrivare ad acquisire dati e informazioni li abbiamo già:
interrogazioni, commissioni, interpellanze, azioni che già per Statuto
prevedono la possibilità di interventi esterni al Consiglio e la
presenza dei cittadini. Facciamolo, usiamo questi strumenti per
approfondire temi così importanti, parliamo un po' meno di buche e
marciapiedi e impegnamoci a fare una politica seria.
Emanuela Eboli
Consigliere comunale Gruppo misto, Possibile.
Consigliere comunale Gruppo misto, Possibile.
venerdì 7 aprile 2017
giovedì 6 aprile 2017
http://www.possibile.com/democrazia-diretta-rappresentativa-insieme-la-partecipazione-dal-progetto-2-giugno-tre-anni-lavoro-nella-convinzione-appartiene-al-popolo/
DEMOCRAZIA DIRETTA E RAPPRESENTATIVA INSIEME PER LA PARTECIPAZIONE: DAL “PROGETTO 2 GIUGNO”, TRE ANNI DI LAVORO NELLA CONVINZIONE CHE “APPARTIENE AL POPOLO...A livello di istituzioni locali è stato avviato da #Possibile, con il prezioso contributo di Daniela Filbier, un percorso per la costruzione di strumenti di partecipazione negli enti locali (reperibile ne “Le vie possibili” sulla piattaforma di Possibile.com)...non una sostituzione degli strumenti della rappresentanza (che, con partiti politici aperti al contributo di tutti e leggi elettorali che diano davvero a ciascuno la possibilità di scegliere, è a sua volta partecipazione), ma una integrazione..."
DEMOCRAZIA DIRETTA E RAPPRESENTATIVA INSIEME PER LA PARTECIPAZIONE: DAL “PROGETTO 2 GIUGNO”, TRE ANNI DI LAVORO NELLA CONVINZIONE CHE “APPARTIENE AL POPOLO...A livello di istituzioni locali è stato avviato da #Possibile, con il prezioso contributo di Daniela Filbier, un percorso per la costruzione di strumenti di partecipazione negli enti locali (reperibile ne “Le vie possibili” sulla piattaforma di Possibile.com)...non una sostituzione degli strumenti della rappresentanza (che, con partiti politici aperti al contributo di tutti e leggi elettorali che diano davvero a ciascuno la possibilità di scegliere, è a sua volta partecipazione), ma una integrazione..."
domenica 2 aprile 2017
La
Democrazia Diretta va in “palestra”
Democrazia
diretta, due parole che ispirano responsabilità e la libertà di
incidere come cittadini nella vita delle nostre comunità, di essere
parte decidente non solo per il colore delle panchine della piazza
ma soprattuto su scelte di primario interesse.. Del resto comprendere
come applicare la democrazia diretta non è semplice per i più e
allora siamo andati a sentire chi della democrazia diretta sta
facendo un suo percorso formativo ed informativo.
Il
comitato Valibona Possibile ha aperto venerdì 17 u.s., presso il
Circolo Arci di Querceto a Sesto Fiorentino, la sua “palestra”,
il suo laboratorio itinerante sulla democrazia diretta attraverso le
realtà della piana fiorentina.
«in
questo primo incontro – ha detto Antonella Mannini, portavoce del
comitato valibona – vogliamo intanto definire cosa è e come agisce
l’istituto della democrazia diretta e in che modo i cittadini
possono avvicinarsi e meglio comprendere questa opportunità di
azione attiva nella propria città».
Emanuela
Eboli, consigliera comunale di Campi nonché membro del Comitato
Organizzativo di Possibile, presente alla serata insieme a Serena
Terzani e Piero Caramello, rispettivamente consiglieri comunali a
Sesto Fiorentino e Figline V.no , ha cercato di fare una prima
analisi di come, all’interno dei comuni, si possa applicare tale
istituto.
«E’
importante modificare gli statuti comunali – ha detto la Eboli –
come in effetti è accaduto in tutti i comuni del Trentino alto adige
nel comune di Vignola ma anche nei comuni di Milano e Torino, dove
sono stati inseriti quegli strumenti di democrazia diretta che
consentono ai cittadini di partecipare attivamente alla vita sociale
e politica della propria citta’; La
democrazia diretta è una forma di democrazia nella quale i cittadini
possono, senza alcuna intermediazione o rappresentanza (democrazia
rappresentativa), esercitare direttamente il potere
legislativo.
Democrazia diretta e democrazia rappresentativa possono coesistere se agiamo sugli statuti e sui regolamenti comunali».
Democrazia diretta e democrazia rappresentativa possono coesistere se agiamo sugli statuti e sui regolamenti comunali».
Quindi
è importante che
all’ azione
dei consiglieri
comunali
si aggiunga l’attivazione della cittadinanza che possa far propri
questi strumenti ed utilizzarli ogni qual volta ne ravveda
l’esigenza.
«Per
far questo – ha proseguito la
Eboli
– è importante formare ed informare i cittadini in maniera
capillare, portando ogni volta esempi di eccellenza. Vogliamo
coinvolgere piu’ soggetti, cittadini, associazioni e tutti quelli
che hanno cara la vita delle loro comunità. Questa nostra è una
palestra, un laboratorio che abbiamo scelto di sviluppare proprio per
costruire
un progetto politico condiviso con i cittadini
e comprendere meglio come una città intera possa supervisionare
l’operato della
amministrazione
comunale
e come quest’ultima
possa
davvero diventare
strumento
utile
per la città stessa».
Il
prossimo appuntamento con la democrazia diretta avrà luogo il 31 di
marzo a Capalle, ospiti della serata Daniela Filbier e Alex Marini
co-fondatori del movimento “più democrazia in Trentino” che
illustreranno, ancora piu’ approfonditamente le modalità di
utilizzo degli strumenti di democrazia diretta e incentiveranno i
cittadini, auspicano i membri del Comitato Valibona , ad unirsi e
lavorare per il bene comune in maniera attiva ed organizzata.
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